sabato 16 marzo 2013

Credo.


Credo nel sabato mattina, quando non lavoro e c’è il sole. Credo negli occhiali scuri la domenica mattina, quando esci a fare colazione e ti porti dietro la notte prima.
Credo nel caffellatte e nei biscotti al cioccolato.
Credo nella musica sparata nelle orecchie, quando non riesci a trovare le parole. E allora le trova lei per te.
Credo nelle serate con gli amici, quelli di sempre, quando ti senti a casa. Credo nei momenti con persone che conosciamo da poco, ti danno sempre la sensazione di poterti reinventare e non ti costringono a giustificazioni.
Credo nel 21 marzo, nel profumo che c’è nell’aria nelle mattine di giugno e nel colore del tramonto a settembre.
Credo nella bellezza dell’alba a Roma e nel suo cielo blu, che di viaggi ne ho fatti veramente tanti ma così blu io non l’ho mai trovato.
Credo negli aeroporti, nella valigia che preparo e che mi sembra sempre troppo piena. Credo negli arrivi, negli abbracci caldi di chi ti aspetta. Credo nei viaggi che fai per scappare e credo nella consapevolezza che hai quando non ti dimentichi mai da dove vieni.
Credo nella camomilla sotto al piumone e nella birra chiara media a Ponte Milvio.
Credo nei baci all’improvviso, nei colpi di fulmine, negli sguardi a cui non sai dare un significato.

Credo che “nella storia di ogni persona c'è una diga. Da una parte, l'acqua che cresce e scalcia ed è energia. Oltre lo sbarramento, la terraferma. Tu di me sai la terraferma. E allora ti racconto l'acqua che non hai mai visto.”

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